Anna Gili, artista e designer, si caratterizza e differenzia per un approccio accademico-professionale-artistico fortemente influenzato dalla cultura Rinascimentale, che appartiene alle sue origini Umbre. La sua formazione è avvenuta attraverso l’impatto con la cultura milanese del design, a cui Anna partecipa intensamente dal 1983. Il suo modo di pensare il progetto è olistico, e spazia in modo sistemico e transculturale in ambiti disciplinari empatici quali arte, moda, fumetto, interior design e architettura. L’inizio del percorso di Anna Gili risente dell’influenza di quei moltleplici mondi creativi che l’hanno portata ad esprimersi attraverso performances e installazioni di avanguardia come l’Abito Sonoro (1984), le Persone dipinte (1986) e il Vestito di fiori (1987), divenute poi l’humus per le sue prime storiche creazioni come la poltrona Tonda e il vaso Cro. Per Anna, gli oggetti che ci circondano sono tutt’altro che neutri e impersonali, e partecipano alla vita, sono interattivi, ci aiutano a mantenere legami con il mondo e con il nostro immaginario. E ci riportano, attraverso la loro simbologia e il loro carisma, alla nostra infanzia e anche a tempi più antichi. Il suo costante e intenso lavoro di ricerca l’ha portata alla genesi di un suo proprio universo zoosemiotico e ad un uso ingegneristico del colore nel decor & interior design.