Esplorare nuovi linguaggi e sensibilità attraverso lo sguardo avanguardista dell’arte: è l’obiettivo di Pomilio Blumm attraverso il suo Art Contest, format innovativo ideato in collaborazione con SkyArte HD. Il “manifesto” di un nuovo modo di intendere la comunicazione, in particolare quella fra le istituzioni, da sempre impegnate a comunicare valori immateriali – come identità, appartenenza, partecipazione – e un target complesso e delicato come il cittadino-consumatore. Intorno a questo obiettivo e all’impegno per una vocazione sociale dell’arte e dei suoi talenti internazionali Pomilio Blumm ha raccolto visioni diverse e di alto profilo: dal guru del graphic design Milton Glaser al teorico del capitalismo artista Gilles Lipovetsky, dal curatore Harald Szeemann al semiologo dell’arte Paolo Fabbri, per arrivare a Michelangelo Pistoletto, presidente della giuria del Pomilio Blumm Prize, icona vivente del movimento “Arte Povera”, forse quello più socialmente coinvolto nei cambiamenti dell’ultima grande stagione artistica. Alla base, l’idea di “nuova avanguardia della comunicazione”, capace di rintracciare le nuove forme della creatività nel luogo in cui da sempre nascono e si sviluppano, l’arte, e la sua culla, l’Europa e il Mediterraneo.