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Uomini oltre la frontiera. Guida pratica all’internazionalizzazione delle imprese italiane in Svizzera, Emirati Arabi Uniti e Cina: andare all’estero senza farsi male
“Uomini oltre la frontiera” racconta le storie di successo di imprenditori italiani, donne e uomini che hanno deciso di andare oltre il limite imposto dai confini nazionali, al di là del timore di affrontare il futuro. Andare all’estero oggi è più semplice di dieci anni fa, ma ci sono molti passaggi nel processo di internazionalizzazione che richiedono attenzione e supporto professionale per evitare spreco di tempo, risorse e, soprattutto, denaro. È un percorso tra bilanci aziendali, sogni imprenditoriali, mercati e storie di imprese, raccontato attraverso la narrazione delle strategie di espansione adottate dalle PMI italiane, coniugando consigli operativi e tecnici, derivanti dall’ultra ventennale esperienza di consulente dell’autore. È un viaggio che tocca le aree del mondo nelle quali risiedono le maggiori possibilità di espansione per il Made in Italy: Medio Oriente e Repubblica Popolare Cinese. La Svizzera è il punto di partenza e il trampolino di lancio per le imprese orientate ai mercati esteri. Si prosegue poi alla volta di Dubai, la piazza economica che apre le maggiori possibilità a imprenditori illuminati di intercettare i flussi commerciali del Medio-Oriente. Si conclude il viaggio a Shanghai, alla scoperta dei desideri del più grande bacino al mondo di consumatori. Le storie raccontate sono supportate da parti “tecniche”, sezioni che indagano in profondità i rapporti che intercorrono tra l’imprenditore e il management aziendale esaminandone in particolare gli attriti e i freni che tali soggetti possono, in assenza di un rapporto collaborativo, opporre al processo di sviluppo internazionale dell’azienda.
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Dalla narratologia alla psiconarratologia. Il metodo sperimentale nello studio della narrazione
Il metodo sperimentale, in gran parte importato dagli studi di psicologia cognitiva e di discourse analysis, rappresenta uno strumento di grande valore per la critica letteraria, che potrebbe certamente aumentare il suo impatto socio-economico e favorire il dialogo con le altre discipline. Naturalmente la sua applicazione prevede l’acquisizione di nuove competenze metodologiche, non solo quelle psicologiche, ma anche statistiche, utili nei processi di validazione dei risultati ottenuti e necessarie per formalizzare i processi di misurazione dei dati. Nella consapevolezza che cambiare non significa necessariamente perdere delle cose per acquisirne altre, ma anche affiancare nuove conoscenze e nuove competenze a un patrimonio già esistente, questo libro ricostruisce la storia degli strumenti critici della narratologia, dal paradigma strutturalista fino alla rivoluzione della narratologia cognitiva, e presenta, accanto alla teoria della psiconarratologia, un protocollo diviso in fasi per l’applicazione del metodo sperimentale nello studio della narrazione – dalla formulazione dell’ipotesi scientifica all’uso di formule statistiche per la validazione dei risultati – corredato da alcuni esperimenti realizzati.
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