Racconta Dan Wieden che la famosa
tagline di Nike,
Just Do It, parafrasata nel titolo di questo libro, era nata per caso, all’ultimo momento, come spesso succede con gli slogan famosi.
Just Do It, invece, è un titolo ragionato e vuol dire “quelli che lo fanno”, o che hanno fatto la storia dell’advertising. Buttandosi da pionieri o da principianti in una professione che s’impara solo quando ci sei dentro. Che ci hanno creduto e l’hanno resa credibile. Che spesso ci hanno influenzato e qualche volta cambiato la vita.
I personaggi più influenti della pubblicità sono proprio loro: quelli che l’hanno fatto e basta. Una storia di personaggi perché la storia ragionata della pubblicità richiederebbe le competenze riunite di economisti, antropologi, sociologi e psicologi. La pubblicità è infatti un fenomeno assai più complesso di quello che si crede: rispecchia a perfezione i gusti e i costumi di un popolo, ma non è detto che ne rifletta solo i lati deboli o che serva solo a promuovere il superfluo.
Le tecniche di comunicazione vengono impiegate anche a fin di bene e qualche volta anche per far credere quello che non è. Just Do It è un libro di protagonisti, senza categorie, né gerarchie, che racconta solo chi sono stati quelli che ci hanno insegnato a fare la pubblicità: gli americani, gli inglesi, i francesi, gli italiani. Uno straordinario contributo al recupero di una memoria storica.
Just Do It parte da lontano, dai padri fondatori americani, per fermarsi alle soglie del nuovo secolo, considerato un punto di arrivo della pubblicità, tipica “arte” del secolo breve.
E un libro destinato a diventare un classico per lo studio e le professioni della comunicazione.
I Contributi d’Autore, alla fine del libro, sono una raccolta di scritti, alcuni dei quali inediti, dei migliori copywriters del mondo. Ma chi sono?
Dalla pagina cultura di “La Repubblica”