• Branding D.O. Progettare la marca. Una visione design oriented. Nuova ediz.

    Branding: una visione Design Oriented.

    Cos’è la brand? Quali sono le modellizzazioni che l’hanno definita? Che differenza
    c’è tra i modelli di stato e quelli di gestione? Com’è cambiata la visione di Séguéla rispetto a quella di Semprini? E quella di Sicard rispetto a quella di Floch? E perché il design
    è strategico per la brand? Un marchio ombrello ripara dalla pioggia? E un single brand, esce sempre da solo? È certo che le agenzie di pubblicità sappiano davvero cosa sia la brand?
    O, forse, poiché le agenzie di pubblicità non sanno più cosa fare, continuano a far credere di saperlo? Quando è nato il concetto di brand? Raymond Loewy che ha disegnato
    la bottiglia della Coca-Cola ha qualche cosa a che fare con tutto questo? E Paul Rand, padre dell’identità di Ibm era un designer messo lì per caso? E poi Steve Jobs con l’idea
    di Apple ha pensato semplicemente ad un tool o, invece, ha individuato un mondo tutto nuovo? E ancora Walt Disney ha disegnato un topolino o ha scoperto una brand tutta
    da sognare?

    Questo libro cerca di trovare risposte a queste domande. E si pone l’intento di farlo, giustificando razionalmente e scientificamente, le argomentazioni che stanno
    alla base delle risposte.

    La prima parte del volume è dedicata al modello di branding e descrive approfonditamente gli aspetti che lo compongono. La seconda parte del libro tratta di come il modello
    del branding si ricolleghi ad un modo di pensare la brand, affermatosi con l’insorgere
    di particolari condizioni socioculturali e con l’incontro tra determinate culture

    e formae mentis. La terza parte, completa il percorso offrendo al lettore alcune schede di protagonisti che nel mondo del design e dell’impresa hanno segnato con progetti
    e idee il mondo contemporaneo, e in particolare il mondo della brand. Un glossario dedicato completa il volume, come supporto al lettore, e come utile strumento di lavoro per chi opera come designer, professionista, product manager o imprenditore;

    e più in generale nel mondo della brand.

    34.00 
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  • Brand 111. Centoundici domande e risposte per sapere di più sulla brand e sul suo futuro. Nuova ediz.

    Dappertutto è Brand, la prima bibita che pensiamo è una Brand, una cioccolata spalmabile o un detersivo più bianco del bianco sono una Brand, lo sono la star di Hollywood e il dottore claudicante della fiction, la città di New York e Capri, Apple e IBM, Ernesto Che Guevara e Mao Tse-tung, Padre Pio e la Chiesa, Topolino e Superman, Emergency e la Nato, il Louvre e gli Uffizi, l’Italia e la Nuova Zelanda. Sembra che esista un nuovo paradigma del contemporaneo, una sorta di punto di vista per cui tutto appare riconducibile a un unico concetto interpretativo: la Brand. La domanda è: cos’è una Brand? Nel libro il lettore – studente o ex studente, designer o professionista della comunicazione – troverà un tentativo di risposta articolato su 111 domande nate ciascuna come conseguenza di quella che la precede, spunti di discussione intorno a un tema che tocca concretamente molti aspetti dei discorsi sociologici ed economici, incidendo nel contemporaneo e coinvolgendo innovazione, creatività e arte, passando attraverso la globalizzazione e la rete. Più livelli di indagine, con idee e citazioni, e risposte accompagnate da commenti illustrati. Ne risulta un racconto costruito da chi ha imparato cos’è la Brand interrogandosi e facendola, passando sempre attraverso una pratica verificata con la teoria, cercando le risposte anche in strada, tra la gente, potremmo dire sul terreno di battaglia in cui le marche si rivelano e si affermano o soccombono. Un’indagine i cui confini si insinuano tra la politica, il territorio, il mercato, l’antropologia, il design, la semiotica, l’architettura, l’arte, la persona, la parola e l’immagine. Una storia in progress, sempre più di interesse globale, dentro la quale chiunque può sentirsi autorizzato a intervenire. Dalla prefazione di Alessandro Ubertis.

    19.00 
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  • La cinegustologia e il media entertainment

    Nonostante si siano moltiplicate le forme e le piattaforme dell’audiovisivo, tra le serie televisive e il Web, i linguaggi si sono paradossalmente omologati. In parallelo la critica contemporanea, pressata com’è dal mercato e ― conseguentemente ― dal lifestyle journalism, si è adagiata su schemi (codicistici) di pensiero invece d’indagare in profondità i prodotti artistici, dal cinema all’enogastronomia. La Cinegustologia, in quanto libero metodo associativo, è una risposta alla globalizzazione del fare e del giudicare, smontando le presunte oggettività della semiotica strutturale in nome di quelle emozioni che i linguaggi tradizionali relegherebbero a un ruolo secondario. Il saggio, dopo una parte introduttiva, percorre tre tipologie di associazioni cinegustologiche che, nella loro dichiarata soggettività, non costituiscono dei nuovi codici, bensì il punto di “sentire” del suo autore. Così, il racconto dei movimenti artistici come fossero i piatti di determinati chef, dei generi cinematografici come fossero dei vitigni, e la filmografia di vari registi come fosse un coacervo di odori, sapori e consistenze, è un invito affinché il lettori trovi le sue personali associazioni. Il testo si conclude analizzando la valenza semantica del cibo all’interno dei film, cioè rivendicando il ruolo cinegustologico di ogni singola bevanda e ogni singolo piatto.

    14.00 
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  • Con la vita tra i denti

    Fuori dal tempo e dallo spazio, in mezzo a milioni di persone, l’attenzione si posa sulla storia di Uno, un uomo come tanti altri. In un giorno qualunque la sua vita normale cambia direzione e, semplicemente, inizia ad andare a rotoli. Ha una famiglia, un figlio che ama e una moglie a cui non ha più niente da dare se non rabbia e risentimento. Quello che era un solido lavoro ora è in bilico, lo fa arrivare a fine mese con il fiato corto, e Uno sta anche perdendo i due genitori. E anche la sua grande storia d’amore con Ina è alle battute finali; tanta passione, tanti progetti che lasciano il posto ad un vuoto doloroso. Spinto dal suo grande senso di giustizia ed onestà, e dal bisogno di evadere dal sapore amaro delle cose che finiscono, Uno entra in un gruppo neonato di attivisti politici; ma anche qui iniziano a sorgere problemi sempre più grandi che culminano con la morte di uno dei suoi amici. Il protagonista si trova così all’interno di un gioco perverso di corruzione e di crimini efferati nel quale passerà da accusatore ad accusato. Le storie di tanti personaggi, da qui in poi, si affollano e si intrecciano in una complicata ragnatela; e gli avvenimenti si fanno incalzanti. Uno riuscirà ad uscirne pulito, grazie alla sua passione per la giustizia, per l’onestà e per il sociale, per ricominciare proprio da dove tutto si era interrotto.

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  • Brand identikit. Trasformare un marchio in una marca

    “Brand Identikit” è un vademecum culturale, tecnico e al tempo stesso pedagogico sull’identità di marca e d’impresa, che mette a disposizione del lettore tutto l’occorrente per capire cos’è il branding, cosa si intende per marca e marchio e come funziona la brand identity. Questo libro si rivolge a: Management direzionale, imprenditori, brand manager, responsabili marketing e comunicazione, Consulenti aziendali, giornalisti, graphic designer, creativi pubblicitari, docenti, studenti universitari. Il volume è strutturato in quattro sezioni. La prima riguarda la “Marca” e la seconda il “Marchio” ed entrambe costituiscono la parte nozionistica della materia, cioè tutto quello che si deve sapere per avere le basi cognitive sulla brand identity. La terza sezione racconta le storie di venti marche riconosciute, selezionate tra quelle più rappresentative dal punto di vista del branding. L’ultima sezione, infine, raccoglie stimoli e argomenti di attualità legati al mondo del brand. Brand Identikit rende chiara e comprensibile la natura complessa della brand identity, che sia per un’impresa o per un prodotto/servizio: una leva intangibile che ha il potere di differenziare e connotare qualunque entità nella percezione del proprio cliente, costruendo quindi, le fondamenta indispensabili per il successo e la competitività di una marca. Brand Identikit rivela il vero significato di “Branding” contestualizzato nella realtà italiana e internazionale, dimostrando, esempi alla mano, come trasformare una mentalità di business basata sul prodotto, in una strategia orientata al brand. Brand Identikit propone una guida pratica con tutto l’occorrente per capire cos’è e come funziona un marchio, una marca, un logo e la brand identity. Brand Identikit adotta un modo di scrivere informale, chiaro, denso di informazioni, integrato da schemi, esempi e immagini descrittive rispetto alla galassia di concetti e modelli espressi nella vastissima bibliografia del settore. Brand Identikit risponde a tutte le esigenze dei professionisti e delle imprese che devono differenziarsi dai concorrenti e competere in un mercato sempre più difficile e globale.

    29.90 
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  • Quel tesoro del tuo cervello -Volume 1: Esercizi e strategie per portare alla luce il potere del tuo cervello

    “Questo libro si svolge come un percorso, un viaggio avventuroso o misterioso, con Te e dentro di Te. (Tu hai già tutto, il tuo tesoro, basta ritrovarlo). Attraverso le abilità di base quali: la capacità di ascolto e di osservazione coi vari sensi, l’accettazione dei propri limiti e sfida verso nuovi livelli, l’attenzione ai segni e ai dati obiettivi per capire che sei sulla strada giusta. È quindi possibile riconquistare una mente giovane ed elastica (attiva e creativa) per le persone over 40, che sono ancora nel mondo del lavoro e che ogni giorno desiderano avere, o addirittura migliorare, la chiarezza e la lucidità mentale di un tempo per dare sempre il proprio massimo contributo, grazie alla conoscenza dei meccanismi e delle potenzialità della loro mente, agli esercizi pratici e alla misurazione consapevole dei propri progressi. Presentazione di Harvey Levin. Prefazione di Claudio Belotti.

    9.26 
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  • Un secolo di jazz fra storia, musica e storie

    Il libro nasce racconto più che storia, riflessione più che informazione, curiosità più che nozione. Così ripercorre le tappe della complessa evoluzione del jazz dal blues delle piantagioni al dixieland, dallo swing al bebop, dal cool al free, fra America, Europa e Italia. E per ogni tappa, più che sulle caratteristiche tecniche di ciascuno stile, il libro si sofferma sul contesto storico e sugli eventi che hanno motivato e segnato le trasformazioni di questa musica, le sue ibridazioni, le sue feconde contaminazioni. Lungi dall’essere un trattato, il libro contestualizza il jazz per il profano, apre squarci curiosi sulla musica che ha segnato un secolo, illumina inattesi momenti di contatto con altre espressioni artistiche come il ballo o altri generi musicali. In una parola vuole sfatare il luogo ancora comune che vede il jazz come musica di nicchia per pochi eletti, stimolando la curiosità per un genere che trascina e sorprende. In fondo, come diceva Art Blakey, … “il jazz lava via la polvere dalla vita di ogni giorno”. Prefazione di Paolo Albano.

    9.52 
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  • Protagonisti. Come si diventa numeri uno

    Negli ultimi due anni ho incontrato più di quaranta uomini e donne di successo, veri e propri fuoriclasse nel loro settore. Molti di loro mi hanno raccontato per la prima volta episodi e particolari inediti delle loro vite rispondendo a molteplici domande, per esempio: Come si prende una decisione? Quali sono gli step per arrivare al successo? Quali errori hanno posto le basi per un successo futuro? Come si gestisce una negoziazione o come si presenta un progetto imprenditoriale raggiungendo il massimo risultato? Come si costruisce e porta al successo un brand di moda? Come si rimane concentrati durante la giornata? Il libro ha l’obiettivo di rispondere a queste e molte altre domande e curiosità sulle personalità più di spicco del mondo imprenditoriale e finanziario internazionale. Possiamo definirlo un distillato di lezioni di vita, di abitudini e di strategie a cui ispirarsi. Infatti solo in questo modo si possono raggiungere determinati traguardi nella vita lavorativa, e non solo. Prefazione di Elena Beccalli.

    17.10 
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  • Un pensiero ospitale. Forme di (R)esistenza a Bologna

    L’autrice della ricerca sociologica realizzata per l’associazione ANPI di Bologna, indaga i concetti d’identità, memoria e partecipazione, con l’ipotesi che a fare da presidio al dilagare dei neofascismi e alle derive esclusiviste all’interno dei territori possano essere i processi partecipativi spontanei o “progettati” dalle amministrazioni o dalle associazioni, in un’ottica di condivisione e democrazia. Il concetto di Resistenza, inteso come forma massima di partecipazione, s’insinua nel testo senza che questo ne sia dedicato, tra voci raccolte sul territorio oggetto dell’indagine, il Quartiere San Donato-San Vitale, e suggestioni catturate da una casualità solo apparente. A fare da cornice all’analisi dei concetti posti alla base della ricerca è il pensiero complesso di Gregory Bateson, Edgard Morin e Réné Girard per orientarci in una realtà di difficile interpretazione come l’attuale momento storico.

    11.90 
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