Descrizione
“Quando Alessio Calandra mi ha interpellata per leggere la sua tesi di laurea ‘Il caso dell’Azienda Prevost’, prima di presentarla, ho subito pensato che, senza saperlo, avevo vissuto nella storia del cinema e che quella tesi avrebbe dovuto essere trasformata in un libro, portandola da testo puramente tecnico a racconto circondato da aneddoti. Non che mentre ero in famiglia non sapessi o non ne conoscessi i prodotti e poi, dopo, da grande, lavorando in pubblicità e nel cinema, li avevo intorno tutti i giorni. Ma la storia legata alle produzioni di macchine per il cinema, tutta così in fila, è stata una rivelazione. Ho dunque partecipato con gioia a questo lavoro che narra l’evoluzione del cinema dietro le quinte, dall’inizio del muto ai giorni nostri. Un racconto emozionante e di nostalgia per i più ageé. Un’ennesima scoperta delle capacità umane per i più giovani. Come spesso capita, traguardi che avevamo dato per scontati, in quanto ci vivevamo dentro o perché ce li siamo trovati belli e pronti, ci sorprendono quando li approfondiamo. Grazie dunque ad Alessio Calandra e alla sua oculata ricerca che ha dato il là, a Fausto Lupetti che ha approvato il progetto, a Maurizio Nichetti che ci ha regalato la copertina, a Ranuccio Sodi e Luciano Beretta per le loro testimonianze, a Eléonore Létang nipote di Jean Déjoux, Federica Sala, Paolo Prevost, Nicoletta Prevost per l’aiuto nella ricerca del materiale e bibliografia, a tutti i registi, direttori della fotografia e montatori del lungometraggio, del documentario e della pubblicità che hanno contribuito a far sognare il mondo. Ci sarebbe piaciuto metterli tutti o almeno di più ma abbiamo scelto di restare il più possibile esclusivamente vicini alla traiettoria tecnologica tracciata da Alessio.” (Renata Prevost).