Francesca Leonora Carimonti è una raffinata intellettuale dal fascino carismatico, ossessionata dal suo delirio erotico di dominatrice. Ed è determinata a “scalare questo paese”, destinato sembrerebbe a una inarrestabile decadenza, maneggiando con talento e spregiudicatezza le consolidate leggi del successo di massa.
E ci riesce. Mentre dilaga il pubblico entusiasmo per i suoi libri, per il suo esibirsi in televisione e in rete, costruisce un suo mondo privato, creando una vera e propria setta di adoratrici e adoratori con i quali mette in scena le sue pulsioni sessuali e di potere, fino a perdersi nell’ebbrezza di una immoralità senza ritorno.
Aggrovigliato inestricabilmente alla libidine fisica e mentale di Leonora è però il sospetto contorto e angoscioso, ma anche eccitante, di dover rendere conto delle sue azioni, dopo la morte, a un essere superiore.
Il romanzo affonda in modo vertiginoso negli abissi della psiche umana, negli interrogativi immutabili e senza risposta, nell’eros irresistibile che stravolge le menti, nelle meccaniche inesorabili del potere e della sottomissione. Ma anche nell’angoscia implacabile davanti alla scelta tra bene e male e alla visione di un al di là dove le sofferenze verranno forse compensate nel giorno del giudizio oppure saranno destinate a restare senza riscatto nell’indifferenza cosmica.