Descrizione
Questo numero propone una riflessione a più voci su due etichette che rimandano ad un ampissimo universo di significati. Da un lato, i processi culturali e comunicativi, un settore scientifico dalle moltissime anime; dall’altro, la modernità, una stagione troppo presto data per esaurita. Il numero si struttura anzitutto sulle definizioni che si possono dare di “processi culturali della modernità” e dei territori scientifici che possono essere indicati con questa epigrafe, ragionando in particolar modo sul ruolo dei giovani come interpreti del “moderno” in ogni sua declinazione. Segue una riflessione sugli ambiti di applicazione della ricerca sociale, fra tradizione e innovazione metodologica, ermeneutica e ricerca quantitativa, vecchi e nuovi media. Un focus specifico, infine, è dedicato al tema dell’Università come luogo della costruzione e della conservazione delle skills necessarie a leggere la modernità e i processi che la attraversano.